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Quando consultare un neurologo

neurologo
Il neurologo si occupa delle malattie organiche del sistema nervoso centrale e periferico, quindi diciamo cervello, midollo spinale e nervi cranici e spinali, che sono i nervi periferici, si consulta quindi nel caso di: deficit di forza e di motilità, disturbi dell’equilibrio, vertigini, disturbi della coordinazione, sintomi o sindromi dolorose, es.: la nevralgia del trigemino o lombosciatalgie da ernie lombo sacrali.

Il neurologo si occupa anche delle crisi convulsive o epilettiche. In caso di  comparsa di tremore alle mani, o formicolio alle estremità è bene rivolgere si al neurologo. Consultare un neurologo anche in caso di turbe della memoria. Spesso il medico di famiglia indica quale responsabile di alcune patologie, il Sistema Neurovegetativo; che è una parte del sistema nervoso. Può essere implicato in disturbi che possono manifestarsi con: tachicardia, eccessiva sudorazione, cali pressori improvvisi soprattutto nel passare dalla posizione supina o seduta a quella eretta, e con sintomi a carico di altri apparati (apparato gastro-intestinale, urogenitale, etc.); in questi casi è bene consultare il neurologo oltre che lo specialista competente sull’apparato interessato (cardiologo, gastroenterologo, urologo, etc.). Da chiarire che il termine neurovegetativo non va inteso come malattia psicosomatica. Ma anche la sincope (“svenimento”), che è la perdita momentanea e improvvisa della coscienza dovuta ad una riduzione della quantità di sangue che giunge al cervello, può riconoscere varie cause  come, ad esempio, forti emozioni, un improvviso e brusco abbassamento della pressione arteriosa, patologie cardiache, una riduzione improvvisa della glicemia (quantità di zucchero nel sangue), deficit circolatori acute a carico del sistema nervoso centrale o l’assunzione di particolari farmaci che abbassano la pressione arteriosa. In ogni caso, tutti gli episodi di svenimento richiedono una valutazione da parte del medico curante ed eventualmente dello specialista cardiologo, neurologo e di altre figure mediche specialistiche per poterne stabilire la causa ed impostare un adeguato approccio terapeutico. C’è una parola che mette paura: Ictus.
Nell’ambito delle competenze del neurologo, rientra la prevenzione, la terapia e la riabilitazione delle malattie cerebro-vascolari sia croniche che acute. Le acute sono comunemente identificate con il termine di ictus, che è un evento patologico acuto, dovuto ad una ischemia (mancato apporto del sangue al cervello) o a una emorragia cerebrale (stravaso di sangue intra-cerebrale) e che spesso comporta importanti deficit motori e del linguaggio. Grazie comunque ad un intervento riabilitativo precoce spesso siamo in grado di recuperare parzialmente, se non totalmente, le conseguenze invalidanti dell’ictus.

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